L’impulso alla contrazione dei nostri muscoli volontari, quando si cammina, si pratica sport o nelle azioni quotidiane, è regolato dal nostro cervello. Esso, infatti, in modo semplicistico, altro non fa che attivare stimoli elettrici, che daranno il via alla contrazione e al rilassamento muscolare, in modo ritmico.
Gli elettrostimolatori funzionano proprio basandosi su questo meccanismo. Mimano in modo più lieve l’impulso elettrico del cervello, stimolando la contrazione dei muscoli interessati e aumentando lo sforzo muscolare. In questo modo non dovrai più tenere il conto di quanti addominali al giorno o quanti squat fare, con un’ora del tuo tempo e uno stimolatore muscolare hai ciò che ti serve per raggiungere la forma desiderata.
Indice
Elettrostimolatori muscolari
L’elettrostimolazione muscolare è una tecnica che può essere presa in considerazione in modo complementare insieme a un’adeguata attività fisica e una sana alimentazione, per preservare il tessuto muscolare.
Quest’ultimo infatti, è fondamentale per poter velocizzare il metabolismo e ottenere così, una migliore forma fisica.
Il meccanismo di funzionamento è molto semplice: gli elettrostimolatori muscolari sono costituiti molto spesso da fasce con all’interno degli elettrodi attraverso i quali viene fatto scorrere un flusso di corrente che pervaderà il muscolo sul quale saranno applicati, provocandone una contrazione involontaria. Per essere precisi, questo meccanismo simula la contrazione dettata dal nostro cervello, ma non la eguaglia, per questo l’elettrostimolazione è involontaria, perché dipendente da un impulso esterno e non dalla nostra volontà. Di conseguenza non possono essere utilizzati in sostituzione di un allenamento.
A cosa servono?
Ti faccio un esempio: quando sollevi un peso, la resistenza che esso provoca contro il muscolo, lo stimola a richiamare le fibre muscolari utili allo sforzo. Questo meccanismo, insieme a diversi ormoni che entrano in gioco fisiologicamente, è alla base dello sviluppo e dell’accrescimento muscolare. La contrazione involontaria, invece, data da elettrostimolatori muscolari, non può provocare questa catena di reazioni perché appunto di origine esterna, tuttavia può proseguire e migliorare l’allenamento dei muscoli che preferisci a seconda del programma che scegli. Ad esempio i programmi che puoi trovare in diversi elettrostimolatori professionali sono:
- Capillarizzazione o riscaldamento: generalmente da eseguire prima del’attività fisica in modo da migliorare il flusso sanguigno e l’irrorazione del muscolo;
- Defaticamento o recupero: da eseguire dopo l’allenamento per alleviare la sensazione di fatica del muscolo.
Elettrostimolazione quadricipite e glutei
Il quadricipite è un gruppo muscolare molto importante per il nostro corpo, fondamentale per il movimento e per la postura, stabilizzando l’articolazione delle ginocchia. Gli elettrostimolatori funzionano su questo muscolo sempre in base al tipo di allenamento e di programma che si intende selezionare. Potrà aiutarti così nel rinforzo e per prevenire possibili infortuni prima di intraprendere un’attività fisica intensa.
Stesso principio per i muscoli dei glutei. Più serie di squat e affondi insieme con un elettrostimolatore glutei sono ingredienti preziosi per riuscire a ottenere un lato B invidiabile.
Senza contare l’aiuto che può dare per scopi estetici un elettrostimolatore cellulite. Mediante l’utilizzo di un programma con intensità specifica, infatti, viene stimolata la microcircolazione, favorendo un assorbimento migliore dei liquidi, la cui ritenzione causa il tipico effetto “buccia di arancia”. Il risultato sarà quindi una pelle di gambe e glutei più tonica e lucente.
Con XPOWER è possibile avere anche il pacchetto completo: addome, glutei e braccia per poter ottenere il massimo dei benefici su tutte le parti principali del corpo.
Muscoli del braccio ed elettrostimolatori
I principali muscoli del braccio che si utilizzano durante gli allenamenti sono situati tra il gomito e la spalla e sono il bicipite e il tricipite brachiale. Essendo muscoli molto utilizzati anche nella quotidianità, è importante aiutarli al meglio sia con esercizi corretti che con l’utilizzo dell’elettrostimolazione muscolare. Grazie a programmi appositi per migliorare la resistenza, l’elasticità e il tono muscolare, fasce di elettrodi come XPOWER possono essere un ottimo alleato prima o dopo l’allenamento.
Elettrostimolatore addominali funziona davvero?
Il punto a cui non vedevi l’ora di arrivare scommetto che è proprio questo: ma l’elettrostimolatore addominali funziona davvero?
Gli addominali sono un gruppo muscolare piuttosto complesso e che ci fa penare abbastanza, ammettiamolo. Anche i più predisposti fisicamente si devono allenare costantemente per vedere finalmente spuntare un abbozzo di quella comunemente chiamata “tartaruga”. L’elettrostimolazione degli addominali funziona se, come anticipato precedentemente, vi si abbinano esercizi mirati, magari anche con una macchina per addominali e ovviamente un’alimentazione sana ed equilibrata.
La fascia per addominali, ad esempio, è caratterizzata da diversi livelli di intensità sulla base delle proprie necessità. Ricordati, tuttavia, che il tipo di impulso varia a seconda dei muscoli interessati, per gli addominali, ad esempio, non si dovrebbe mai superare i 50 mA.
Per scolpire gli addominali, anche se sarebbe più corretto dire tonificare, bastano dai 10 ai ai 30 minuti al massimo di elettrostimolatore per addominali (a seconda del programma). Unito ad altrettanti 30 minuti di esercizi. In alternativa la puoi utilizzare quando in una sessione di allenamento preferisci concentrarti su gambe, pettorali e braccia ma vuoi mantenere anche gli addominali.
Attenzione a non confondere questa cintura per addominali con una cintura per dimagrire pubblicizzata in modo falso e illusorio: l’elettrostimolazione non serve per dimagrire e non ha nulla a che fare con il consumo del tessuto adiposo, cosa che dipende unicamente dalla dieta e dall’attività fisica.
Come si usa XPOWER
Senza dubbio il miglior elettrostimolatore è XPOWER: garantisce un ottimo rapporto qualità-prezzo, è costituito interamente da materiale ipoallergenico e certificato da tecnologie clinicamente testate, rispettando le normative sulla sicurezza dei materiali.
Per garantire la riuscita del trattamento è necessario sfregare con una garza imbevuta di alcool la zona dove verranno applicati gli elettrodi, in modo da permettere un’adesione e una conduzione dell’impulso migliore, eliminando l’eccesso di sebo e di cellule morte dalla pelle. Dopodichè rimuovi la pellicola che mantiene le patine in gel degli elettrodi umide e conservala per ricoprirli nuovamente una volta finito il trattamento. Posiziona l’elettrostimolatore facendo aderire bene gli elettrodi e premere il pulsante ON/INC per avviare gli stimoli, e premerlo di nuovo per incrementare l’intensità. Gli altri tasti a disposizione sono PROGRAM per scegliere la tipologia di pulsazioni a seconda della fase di allenamento, e OFF/DEC per diminuire l’intensità o spegnere la stimolazione.
È importante che gli elettrodi aderiscano bene alla pelle, nel caso in cui le patine intorno si secchino, sono disponibili in commercio gel conduttivi in grado di ripristinarne al meglio l’aderenza.
Elettrostimolatori controindicazioni
Spesso avrai notato in diversi articoli opinioni negative e ti sarai chiesto se effettivamente l’elettrostimolatore fa male oppure se possa darti dei benefici. Come già citato nei precedenti capitoli, se utilizzato secondo le indicazioni della casa produttrice e in associazione ad un’attività fisica quotidiana, gli elettrostimolatori funzionano con risultati concreti.
Può capitare che durante la seduta si percepiscano come degli aghi nel muscolo. Si tratta di una sensazione normale, non c’è pericolo di infortuni, ma semplicemente sono il risultato dell’intervento di fibre sensitive del dolore alla corrente elettrica. L’importante è non aumentare l’intensità dell’impulso. Se il fastidio permane, e anzi aumenta in modo intollerabile, oppure sopravviene una sensazione di malore, è molto importante sospendere il trattamento all’istante.
Gli elettrostimolatori hanno controindicazioni e sono sconsigliati a soggetti a rischio di flebiti e tromboflebiti, portatori di pacemaker, affetti da epilessia, pazienti in cura per neoplasie, donne in stato di gravidanza e soggetti con ferite, lesioni o infezioni a livello del muscolo da trattare. Non è indicata, inoltre, l’applicazione degli elettrodi vicino a protesi di metallo.
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